Mostre

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L’edizione 2015 di Verona Tessile è ricchissima di esposizioni, che popolano molte delle più prestigiose sedi di Verona per una settimana. Ai visitatori del festival viene offerto un panorama variegato, dal quit tradizionale del Galles alle opere selezionate di eccellenti artiste giapponesi, senza trascurare i grandi lavori creati dalle artiste italiane, che spaziano tra stili, tecniche e temi sempre diversi.

Le mostre sono aperte dal 19 al 24 maggio dalle 10.00 alle 19.00.
L’ingresso alle sedi espositive è gratuito.

Symphony of colors – Japan Quilts
Esposizione di Quilt giapponesi a cura di Naomi Ichikawa

Il popolo giapponese possiede uno spiccato senso del colore. Da sempre l’incontro con altri Paesi ha portato arricchimento nella cultura giapponese e il colore è diventato espressivo della fusione di sensibilità diverse.
Quando, verso la fine degli anni Settanta, i primi quilt sono comparsi in Giappone, rappresentavano semplicemente un hobby delle donne americane. Ma le donne giapponesi hanno saputo fare propria quest’arte, attraverso lo studio dei manufatti e delle tecniche di realizzazione, fino a creare una vera e propria nuova forma, il quilt giapponese. In esso la ricerca di motivi tradizionali si intreccia con l’uso del tessuto, soprattutto la seta, e la spiccata sensibilità per il colore e le sue modulazioni.
In mostra a Verona Tessile 24 quilt, alcuni con un’anima decisamente nipponica, altri con un senso più soffuso, ma sempre ricco di suggestioni.
L’esposizione è curata da Naomi Ichikawa, giornalista esperta del settore.

Espongono: Keiko Goke; Yoshiko Katagiri; Akiko Kawata; Shizuko Kuroha; Keiko Yoshida; Yoneko Maruya; Reiko Naganuma; Noriko Masui; Junko Sawada; Noriko Nozawa; Sachiko Yoshida; Junko Yazawa

DOVE: Palazzo della Ragione, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Sala Scacchi

Quilts From The Heartlands of Wales
Antichi quilt Gallesi 1840-1930 dalla collezione di Jen Jones

Dal cuore del Galles, Verona Tessile presenta una mostra di antichi quilt collezionati con attenzione da Jen Jones, appassionata creatrice del Welsh Quilt Centre, un museo che raccoglie il meglio di questa produzione con sede a Lampeter, in Galles, inaugurato nel 2010 alla presenza di Carlo d’Inghilterra, Principe di Galles.
Il quilting gallese era un’occupazione di stampo familiare, ma i manufatti raggiunsero un livello tale di originalità e perfezione tecnica da poter essere considerati, oggi, una vera e propria forma d’arte.
Jen Jones giunge in Galles intorno al 1970, portando con sé la passione per i quilt ereditata dalla sua famiglia in Massachusetts. Scopre nel nuovo Paese questi capolavori, che rischiavano di scomparire perché dimenticati o scartati come “vecchiume”. Nasce allora il desiderio di non perdere questa memoria e la casa di Jen si arricchisce, nel tempo, di centinaia di quilt. Oggi la sua collezione personale comprende più di 200 pezzi, tutti antichi, rappresentativi di un secolo di storia del quilting gallese.
Per la prima volta in Italia, i quilt della collezione sono stati esibiti in molte esposizioni in Giappone, Francia, Spagna, negli Stati Uniti, in Galles, Scozia e Inghilterra.

Partner tecnico della mostra: Le Torri – Professione Hobby

 

DOVE: Museo di Castelvecchio, Sala Boggian

Monument
Esposizione di opere d’arte in feltro dell’artista canadese Andrea Graham

Andrea Graham è un’artista tessile canadese dal profilo eclettico, già conosciuta dal pubblico internazionale. Le sue opere non sono riconducibili alla tipologia tradizionale del quilt, ma rappresentano il risultato di una ricerca continua di tecniche, forme, strutture personalissime. Le opere esposte a Verona Tessile 2015 nascono da una riflessione dell’artista sul viaggio e sul valore di cui la lontananza riveste la memoria di ciò che chiamiamo “casa”.
Segni e ricordi sedimentano la nostra giornata, ma vivono come sotto pelle, per trovare significato improvviso e definitivo nel momento del distacco e della non-presenza. I ricordi si concretizzano allora in sculture tessili, monumenti unici a luoghi e persone, suoni e odori, memorie irripetibili e significanti del proprio passato, che costruiscono il tempo presente.

Partner tecnico della mostra: DHG

DOVE: Ex Chiesa di San Pietro in Monastero, Via Garibaldi 3

strati – LAYERS & Sabrina Bottura
Esposizione di opere contemporanee di Sheila Rocchegiani e Pietrina Atzori
Esposizione di gioielli di Sabrina Bottura

strati – LAYERS non è un progetto premeditato, ma la manifestazione spontanea di qualcosa che semplicemente accade. L’incontro di due artiste che attraversando ciascuna la propria ricerca si ritrovano vicinissime, si annusano e si riconoscono tra strati di somiglianze e differenze, in un contatto intimo che permea la distanza fisica colmandola di silenziose parole. Nate da intenzioni diverse, le due opere tessili proposte occupano lo spazio condiviso con uno sguardo complice, riconoscendosi naturalmente legate attorno al tema comune della stratificazione. Che Pietrina Atzori percorre con pazienza e delicatezza realizzando un kimono ispirato alla tradizione dei boro giapponesi, dove gli strati sono materiali tessili di recupero addossati con cura perché esprimano la bellezza struggente dell’umile e del modesto. Che Sheila Rocchegiani incontra nel bisogno viscerale di guardare ciò che resta solitamente nascosto allo sguardo anche a prezzo di scuoiarsi, dove gli strati sono membrane da denudare e l’azione non è violenta ma amorevole, la tensione misurata e composta.

Il feltro di Sabrina Bottura si esprime in piccole, curatissime forme tridimensionali, gioielli unici che coniugano perfettamente le due passioni dell’artista: l’oreficeria e l’arte feltraia. Sabrina nasce come orafa, ma presto si appassiona al tessile, specificamente al feltro, la cui duttilità le permette di esprimersi in modo creativo. Particolare attenzione è data al colore, frutto di tecniche di tintura rigorosamente naturale.
In mostra una selezione dei suoi gioielli più recenti.

DOVE: Ex Chiesa di San Pietro in Monastero, Via Garibaldi 3

Shapes, lines and more
Quilt contemporanei delle allieve europee di Nancy Crow

Da circa 30 anni, Nancy Crow, una tra le più famose quilter americane, tiene laboratori e seminari in cui realizza quilt come forma d’arte, comparabili con la pittura moderna, tanto che alcuni di essi sono esposti in musei di arte contemporanea. Già nell’edizione 2011 di Verona Tessile è stata ospitata una selezione di suoi lavori, che ha riscosso grande interesse per l’uso del colore su grandi dimensioni.
La mostra che presentiamo quest’anno propone una serie di lavori di artisti tessili europei, allievi della quilter americana, che hanno frequentato i suoi laboratori, aventi come soggetto “Arte e Design”.
In questi seminari gli studenti improvvisano delle bozze su un grande “pannello di progettazione”, in modo intuitivo e diretto, utilizzando scampoli di stoffa tagliata liberamente a mano.
La sfida, per ogni artista, sta nella composizione indipendente di forme, colori, proporzioni. L’azione combinata dei colori e delle forme, così come le figure di sfondo, è qui di particolare importanza e dà tono al lavoro. L’attenta trapuntatura a macchina movimenta e completa ogni pannello.

Espongono: Brigitte Amann; Sabine Bärtsch-Schnyder; Sabine Bärtsch-Schnyder; Edith Bieri; Jutta Dr. Böhmler-Hahn; Ruth Bosshardt-Rohrbach; Ramona Conconi; Regula Emmenegger; Jennifer Harper; Lilian Heer; Michele Samter; Annette Tatchen; Erica Waaser

DOVE: Ex Chiesa di San Pietro Martire (San Giorgetto), Piazza Sant’Anastasia

Percorsi di Patchwork tradizionale
Esposizione delle opere dell’Associazione La Zampa dell’Orso di Udine

La Zampa dell’Orso nasce a Udine nel 1996, riunendo un gruppo di amiche appassionate di patchwork. Il nome, infatti, richiama una delle figure più tradizionali del quilting, la BEAR’S PAW, immagine della mano che crea attraverso il cucito. La peculiarità dell’associazione è l’altissima qualità dei lavori, tutti di impianto tradizionale, nei quali la creatività sposa una perfezione tecnica di assoluta bellezza.

DOVE: Biblioteca Civica, Via Cappello 43

La seta che parla
Stampe su seta della Biblioteca Civica

Per quanto abbastanza rara, la stampa su seta è una produzione attestata fin dal XVI secolo e utilizzata per soggetti di carattere prevalentemente religioso. La Biblioteca Civica di Verona conserva una trentina di questi pezzi, realizzati su seta di ottima qualità in un periodo che va dalla metà del Settecento al primo Ottocento. Si tratta perlopiù di poesie e altri testi redatti per insediamenti religiosi, monacazioni o celebrazioni laiche. Un’occasione imperdibile per ammirare una collezione tipografica unica nel suo genere.

DOVE: Biblioteca Civica, Via Cappello 43

Tra antico e moderno
Esposizione delle opere dell’Associazione Ad Maiora di Verona

Uno sguardo nel laboratorio operoso di Ad Maiora, associazione promotrice di Verona Tessile. La mostra propone una selezione di lavori tessili che spaziano dall’imparaticcio delle nuove socie, che affrontano magari per la prima volta il mondo del quilting, fino a opere più impegnative, frutto di anni di esperienza e di condivisione.
Una carrellata di forme, figure tradizionali e non, tecniche antiche ed elaborazioni moderne, per capire meglio i mille volti del patchwork.

DOVE: Unicredit Art Gallery, Via Garibaldi 1

Colori diVini
Opere del Concorso Internazionale di arte tessile

Ogni edizione di Verona Tessile è accompagnata da un Concorso Internazionale che per quest’anno porta il titolo: Colori diVini.  Suggestioni di forme e colori legate al vino, di cui Verona è fiera produttrice, ma anche vetrina internazionale, grazie al Vinitaly che riunisce il meglio della produzione vitivinicola mondiale. Obiettivo del concorso è, dunque,  interpretare attraverso l’arte tessile questo tema ricco di spunti emozionali e sensoriali. I lavori, realizzati con qualsiasi tecnica del patchwork, presentano le caratteristiche strutturali del quilt. La selezione, chiusa il 28 febbraio scorso, ha visto partecipazioni da ogni angolo del mondo. La scelta dei vincitori, invece, viene effettuata da una giuria di tecnici, quest’anno formata da Paola Altichieri Donella, giornalista esperta in tessuti e arte tessile, e dai giudici certificati Sara Casol e Silvia Dell’Aere.

DOVE: Palazzo dei Mutilati, Via dei Mutilati 8

La musica della mia vita
Esposizione collettiva di artiste italiane e straniere, a cura di Quilt Italia con la collaborazione del Comune di Monza e CADOM

Musiche diverse hanno scandito la vita, per ciascuno di noi. Dalla ninna nanna al rock, dalla canzone alla lirica, le note sottolineano e ricordano. Anche quando la vita si chiude su se stessa in un dramma privo di musica.
Quarantanove artiste italiane e straniere, grazie alla collaborazione con Quilt Italia, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Monza e il CADOM (Centro Aiuto Donne Maltrattate), hanno trasferito nel tessile la propria musica, i propri sentimenti, i propri ricordi, in questa esposizione di particolare impatto emotivo.

DOVE: Palazzo dei Mutilati, Via dei Mutilati 8

Il segno dell’infinito
Museo della seta e dell’arte tessile, Carmelitani Scalzi – Adro (BS)

Il Museo “Marta Pozzobon in Girotto” nasce dalla passione di un Religioso carmelitano, padre Mansueto, che ha compiuto un percorso nella memoria degli antichi lavori, fissando l’attenzione sull’allevamento del baco da seta. Un’attività coinvolgente per l’intera famiglia, che per quasi due mesi l’anno metteva la propria dimora a disposizione del prezioso filugello.
In mostra si possono apprezzare gli strumenti e gli utensili funzionali all’allevamento e al nutrimento del baco; presenti anche strumenti in uso nelle filande alimentate a fuoco diretto, come pure in quelle più tecnologiche, che si svilupparono nella seconda metà dell’Ottocento, per giungere alla stivatura del filato pronto per la torcitura, quindi per la tessitura.
A testimoniare il savoir faire femminile, accompagnato talvolta dal silenzio della preghiera come anche dal vocìo vivace della vita delle nostre cascine, sono esibiti preziosi manufatti realizzati in seta su seta, paramenti sacri e piccoli accessori appartenenti alla vita comune di un mondo scomparso, ma ben conservato nella memoria dell’animo umano come un filo sottile senza tempo.
Lo stesso filo che il bruco consegna con il movimento del suo corpo, tracciando il segno dell’infinito.

DOVE: Convento dei Carmelitani Scalzi, Vicolo Carmelitani Scalzi 13

Il viaggio della mongolfiera magica
Colori di vino
Esposizione dei lavori realizzati dai bambini delle scuole Uberti (VR)

Nel mondo di Verona Tessile c’è spazio anche per piccoli artisti. Il viaggio della mongolfiera magica è il risultato di un progetto di collaborazione tra Ad Maiora e la scuola primaria G. Uberti di Verona. A conclusione di un percorso sulla manualità iniziato in seconda primaria, i bambini di quinta, assistiti da una socia di Ad Maiora e dall’insegnante prevalente, hanno partecipato a un laboratorio realizzando una serie di pannelli a tema. Il primo ha tratto spunto dall’EXPO 2015 e dal tema del cibo, il secondo invece dal titolo del concorso internazionale per Verona Tessile, Colori diVini.
Le opere sono realizzate grazie al riutilizzo di materiali di riciclo, come vecchie lenzuola o la stoffa degli ombrelli da buttare e inoltre i piccoli artisti hanno creato anche due storie, per illustrare il tema assegnato. I laboratori hanno permesso, in particolare, la fondamentale integrazione di bimbi portatori di disabilità.

DOVE: Loggia Vecchia, Piazza dei Signori