La mostra raccoglie manufatti tessili realizzati dal gruppo Pezze Pazze e da una 2° classe della scuola primaria, ispirate alla lettura di poesie e filastrocche per bambini. Si è chiesto poi all’intelligenza artificiale di produrre delle immagini elaborando quelle stesse poesie e filastrocche, immagini che sono anch’esse esposte nella mostra. Si è realizzato così un interessante raffronto tra il prodotto della creatività umana e quello dell’IA.

Il gruppo delle Pezze Pazze nasce dieci anni fa per soddisfare la richiesta dell’Amministrazione comunale – e in particolare del Centro per il riuso creativo e la sostenibilità – di valorizzare lo scarto come risorsa utile a vivere un’esperienza creativa, educativa e a favore dell’ambiente. Ecco, allora, formarsi un gruppo di donne interessate al cucito e al lavorare insieme. Le Pezze Pazze creano ogni anno un progetto nuovo e ciò ha permesso di affrontare negli anni diverse tecniche. Le opere sono il risultato di lavori collettivi eseguiti rigorosamente a mano con le tecniche del paper piecing, il crazy, il boro, il kawandi, l’appliqué e l’atarashii. Attualmente il gruppo è composto da donne di varie età, ed è aperto a chi desideri collaborare e condividere un’esperienza arricchente, creativa e di socializzazione attraverso ago e filo.